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Meet the Hubbers: Lighthouse Tech

Nathan Deutsch, Franco Burlando, Riccardo Baldini e Andrea Moroni Stampa sono i fondatori della start-up Lighthouse Tech, realtà imprenditoriale ticinese che produce occhiali intelligenti a supporto della mobilità di persone ipovedenti e non vedenti.


Abbiamo intervistato Nathan, che ha fatto il portavoce per il resto del team, per condividere la storia, i valori e gli obiettivi ad impatto di una realtà imprenditoriale che fa parte della community di Impact Hub Ticino.





















Ciao Nathan, ci racconti qualcosa di Lighthouse Tech e delle persone che ne fanno parte?


L'obiettivo di Lighthouse Tech è progettare e immettere sul mercato occhiali intelligenti come ausilio alla mobilità per persone non vedenti e ipovedenti.


La startup è nata dall'esperienza nel settore dei suoi co-fondatori originari, Franco Burlando e Riccardo Baldini, che hanno unito decenni di esperienza nel settore del fashion eyewear design. Volevano avere un impatto positivo sulla vita delle persone con disabilità visive estendendo la portata e le capacità di un prodotto che conoscevano bene.


Dal 2020 il team si è allargato a 6 persone, compresi i consulenti, che mettono insieme conoscenze di microelettronica, scienze sociali, clinica e ingegneria dell'integrazione dei sistemi.


Tutti noi condividiamo l'obiettivo del progetto, quello di apportare un cambiamento positivo nella vita delle persone affette da cecità e ipovisione.



Qual è l'impatto positivo (nel mondo, in Svizzera, in Ticino) che volete avere? Come vi state muovendo per raggiungere questo obiettivo?


Lighthouse Tech è nata in Ticino e ha mantenuto la sua impronta locale. Abbiamo partecipato al programma Boldbrain Startup, abbiamo completato l'incubazione presso l'USI Startup Centre nel 2023 e recentemente abbiamo ricevuto il riconoscimento di startup innovativa da parte del Cantone. Abbiamo un consulente clinico che è il primario di oftalmologia dell'EOC di Lugano.


Abbiamo la fortuna di aver instaurato un rapporto con l'UNITAS, Associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana. Abbiamo sviluppato il nostro dispositivo con il contributo di tester non vedenti e di "orientation & mobility trainers del territorio. Manteniamo rapporti con diverse associazioni di persone non vedenti a livello nazionale, organizzazioni di difesa dei pazienti e cliniche svizzere.


Grazie a queste relazioni abbiamo avuto la fortuna di ricevere molti input per il nostro processo di progettazione e abbiamo ottenuto le prime manifestazioni d'interesse anche sul mercato, con clienti svizzeri.


Quando entreremo in commercio nel 2025, renderemo il nostro dispositivo disponibile prima in Ticino e in Svizzera per le persone che ci hanno aiutato a costruirlo!

  

Come startup, ovviamente, Lighthouse Tech ha una visione ambiziosa e una prospettiva di impatto globale. Il nostro obiettivo è raggiungere oltre 40 milioni di persone affette da cecità e ipovisione grave. Portare avanti questa missione è una sfida enorme e comporterà necessariamente iterazioni e strategie differenti per le diverse parti del mondo.



Ci racconti del vostro percorso imprenditoriale? Come siete partiti, a che punto siete, come vi state muovendo?


Solo due settimane fa abbiamo con entusiasmo annunciato la chiusura del nostro primo round di finanziamenti. In precedenza, abbiamo avuto la fortuna di ricevere sovvenzioni e riconoscimenti attraverso premi prestigiosi.


La Toyota Mobility Foundation ci ha dato il primo finanziamento equity-free che ci ha permesso di sviluppare il nostro design e la nostra tecnologia sotto forma di un proof of concept (PoC) che è stato testato da oltre 100 persone cieche e ipovedenti.


Le sfide più importanti che abbiamo affrontato nella pianificazione del prodotto sono state superate e ora puntiamo a sfruttare il nostro finanziamento per andare sul mercato nel 2025.


Abbiamo affrontato molte sfide, troppe per essere citate una per una, ma la principale è sempre la stessa: ottenere traction. Abbiamo ricevuto un ottimo feedback dai nostri utenti dalla fase di ideazione fino alla fase finale di prototipazione e test, anche se non siamo ancora sul mercato. In questo momento ci stiamo impegnando a fondo per perfezionare la nostra strategia di go-to-market e la campagna di prevendita.



Cosa rappresenta per te Impact Hub Ticino? Perché l'avete scelto come luogo per svolgere la vostra attività? Che valore vi dà?


Impact Hub Ticino per noi vuol dire Community. Amiamo Impact Hub per la sua atmosfera stimolante, i suoi spazi, le sue attività e la sua rete. Ci siamo confrontati su molti argomenti rilevanti per la creazione di imprese e l'impatto sociale attraverso il networking, i Coffee Spill e gli eventi.


Gli spazi di Impact Hub sono ideali per portare a termine le task lavorative e ospitare riunioni: sono rilassanti, comuni e divertenti, sia in una giornata di pioggia con una musica soft e fluttuante, il suono del bar e un leggero chiacchiericcio di sottofondo, sia in una ventilata giornata estiva sotto gli alberi sul retro.


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