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Gli Accordi di Interdipendenza Generativi (AdIg)

L’Accordo di Interdipendenza Generativa ha origine dalle “Dichiarazioni di interdipendenza” delle B-Corp ed è già utilizzato da realtà imprenditoriali virtuose. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Come si evince dal rapporto ASviS 2020 sullo stato degli obiettivi dell’Agenda 2030, il Paese è in ritardo e si rende necessario identificare e realizzare delle iniziative sistemiche che accelerino il cambiamento verso un Paese “più sostenibile”. Sulla base di questa urgenza e nel quadro della Responsabilità Sociale d’Impresa e, aggiungiamo noi, d’Individuo, abbiamo identificato un possibile strumento per realizzare e diffondere azioni collettive trasformative.

Lo strumento si chiama “Accordo di Interdipendenza generativo” (AdIg). Ogni cambiamento profondo richiede una nuova presa di coscienza (individuale e collettiva), e il riconoscimento consapevole della nostra reciproca dipendenza è il punto di partenza per generare valore condiviso. Solo quando siamo in grado di vederci e percepirci come parte di un sistema interrelato, possiamo comprendere l’importanza di un’azione collettiva ispirata alla sostenibilità.

L’Accordo di Interdipendenza origina dalle “Dichiarazioni di interdipendenza” delle B-Corp ed è già utilizzato in Italia da una realtà imprenditoriale virtuosa (B-Corp e Società Benefit), che da alcuni anni ha declinato la dichiarazione di interdipendenza in veri contratti integrativi a quelli di fornitura, incentrati su azioni pratiche indirizzate ai vari SDGs dell’Agenda 2030. (vedi link blog mondora).

Il riconoscimento della reciproca dipendenza si esprime, nel movimento delle B-Corp, attraverso un nuovo modo di fare e essere impresa, che non mira più a generare profitto solo per gli azionisti bensì a generare valore per le persone (dipendenti, clienti, fornitori, comunità) e il pianeta.

Le B-Corp certificate si distinguono dalle altre, sul mercato globale, perché utilizzano “il business come forza per il bene”: scelgono volontariamente di generare valore per tutti grazie al coinvolgimento degli stakeholders (intelligenza collettiva) nella loro vision.

Attraverso l’iniziativa denominata “Laboratorio CSR Accordi d’Interdipendenza generativi (AdIg) per sostenere e migliorare il Lavoro” desideriamo creare un gruppo di lavoro per ampliare il senso e l’impatto di questi accordi: estenderli cioè ai capitali intangibili, a tutte le filiere di beni e servizi, misurarne l’impatto e ampliarne la diffusione e moltiplicazione.

Il metodo utilizzato per affrontare questa sfida generativa di valore condiviso,  sarà basato sui principi della Teoria U, tecnica sociale di guida al cambiamento adottata in tutto il mondo, per esempio da UNDG per i progetti di sviluppo sostenibile e dal governo scozzese, oltre che da realtà imprenditoriali quali Decathlon, hp, Alibaba, etc. …

Il progetto si innesta nel percorso internazionale promosso dal Presencing Institute denominato “U.Lab 2x 2021” che supporta gruppi di lavoro impegnati in progetti/prototipi di leadership del cambiamento sostenibile eco-sistemico applicando principi, processo e tecniche sottese dalla Teoria U.

Il Laboratorio opera con un partenariato formato da Manageritalia con lo U.Lab Hub Roma (Gruppo di azione civica a promozione della Teoria U), Benefit Innovation (Società Benefit di consulenza su Innovazione, Teoria U e Valutazione impatti), e Impact Hub Ticino.

L’iniziativa è condotta da un Core Team di specialisti di Teoria U e delle tematiche trattate, che guida e accompagna un Team Esteso che include gli stakeholder del sistema (organizzazioni dei quattro settori, aziende, associazioni di rappresentanza, istituti accademici, enti PA, terzo settore, etc.).

L’obiettivo primario del Laboratorio è quello di studiare, identificare, creare, sviluppare degli Accordi di Interdipendenza Generativi (AdIg) contrattualizzabili tra attori economici e sociali, che abbiano contenuti “aggiuntivi” (rispetto a normali accordi di fornitura), e che abbiano degli impatti misurabili sui 17 Goal dell’Agenda 2030 dello sviluppo sostenibile.

Il Laboratorio svilupperà anche un modello di valutazione dell’impatto di questi AdIg sul sistema, grazie anche a sperimentazioni in imprese locali, riassumendo i risultati del lavoro in uno “Story-living Handbook” di riferimento, utilizzabile per la diffusione e moltiplicazione degli stessi AdIg.

La prima area di studio riguarderà gli Accordi di Interdipendenza Generativi con impatti sul Goal N.8 del Lavoro, cercando di determinare quelli che potranno avere effetti generativi sulla disponibilità di posti lavoro e sulla qualità del lavoro. A questo primo Laboratorio seguiranno altri 16 Laboratori, ciascuno dedicato ad uno degli obiettivi dell’Agenda 2030.

Parafrasando l’annuncio di Shakleton per il viaggio al polo sud: “Cerchiamo esploratori curiosi di scoprire e generare insieme semi di un futuro migliore, attraversando ignoti percorsi ad U. Nessun salario, lunghe settimane di problemi e dilemmi, costante impegno personale e collettivo. Chi arriverà al compimento, non sarà più lo stesso. Forse onori e qualche riconoscimento in caso di strepitoso successo, ma consapevoli di aver contribuito a generare un futuro migliore per il proprio Paese e oltre”.

Manager e innovatori sociali ispirati interessati possono contattare paolo.fedi@manageritalia.it.

di Paolo Fedi (Co-founder Benefit Innovation SB) e Manuela Pagani Larghi (Co-founder Impact Hub Ticino)

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